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Il sostegno al bullo

Raramente il bullo chiede aiuto. Di solito qualcun altro prende questa iniziativa.
Poiché il bullo non chiede mai aiuto, si deve tenere presente che il primo ed essenziale obiettivo è:

PREPARLO AD ASCOLTARE

Altrimenti ogni supporto sarà vissuto come una “lezioncina”.
Preparare il bullo ad ascoltare:

  • Ci prepariamo al fatto che probabilmente sarà poco cooperativo
  • Gli permettiamo di esprimersi senza giudicarlo
  • Ci focalizziamo su ciò che ci dice lui e non sulla vittima
  • Mostriamo un reale interesse per lui
  • Spieghiamo quanto accaduto e mostriamoci aperti a discutere quanto è successo.

I passi successive. Il bullo dovrebbe:

  • Diventare consapevole delle proprie azioni.
  • Assumersi le proprie responsabilità
  • Sviluppare empatia per la vittima
  • Comprendere i motive delle sue azioni, che possono essere legati a comportamenti appresi nel contesto familiare